Buongiorno Giuseppe. Le autorità sanitarie francesi si sono espresse da tempo sulle restrizioni alimentari per chi ha il deficit di G6PD. I fagioli e gli alimenti contenenti solfiti non ne fanno parte.
La reazione allo sforzo prolungato è individuale. In letteratura medica esistono autori che ritengono possibili sport intensi quando il livello di attività della G6PD è almeno del 15% rispetto ai valori normali. Stiamo però parlando di limiti che è saggio non sfidare mai, visto che una delle caratteristiche del deficit di G6PD è quella di potersi modificare nel corso della vita. La raccomandazione generica di evitare attività intense e prolungate è quindi pienamente giustificata.
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Di: Massimo Pacifici
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